Libri Pubblicati

Per contattare l'Autore: valguarnera.giuseppe@alice.it

  • Giuseppe Valguarnera, Santino Scola
    Manuale di tecnica ematologica
    Editoriale Grasso I° edizione 1989, ristampe 1990, 1991, 1992

  • Giuseppe Valguarnera
    La difesa del traffico con l'Africa settentrionale e il blocco aeronavale di Malta
    V. Ricchiari Editore 1997

  • Giuseppe Valguarnera
    Il Regno Del Nulla?
    Associazione culturale l'ELEFANTINO 2012
    Il libro è stato presentato nel 2012 al Hamboldt Universität zu Berlin. Attualmente si trova presso la biblioteca del Dipartimento.

  • Angelo Consolo, Giuseppe Valguarnera
    Oltre il bosone di Higgs. La cellula di Dio.
    Associazione culturale l'ELEFANTINO 2013
    Il libro si trova presso la Biblioteca Nazionale di Ginevra e presso il CERN (Centro Europeo Ricerca Nucleare) di Ginevra.

  • Gaetano Tulipano, Giuseppe Valguarnera
    Il miracolo tra fede scienza
    Carlo Saladino Editore 2017



Presentazione: Oltre il bosone di Higgs. La cellula di Dio.

in questo libro, come nel precedente, viene trattata l'origine della vita sul nostro pianeta su base teologica (consolo) e su base scientifica (una rielaborazione del "Il Regno del Nulla?" ).
Numerosi scienziati e ricercatori hanno proposto modelli specifici di sviluppo - percorsi chimici – definiti dall'A. "romanzi di Chimica Prebiotica", in cui atomi e molecole primordiali aggregandosi e ramificandosi casualmente o spontaneamente nelle acque degli oceani (il brodo primordiale) avrebbero generato molecole complesse come aminoacidi, nucleotidi, proteine, zuccheri, grassi, sali fosforici e costruita la cellula primordiale, pluripotente, la quale, attraverso successivi processi di maturazione e differenziazione avrebbe creato quell'immenso repertorio di animali e vegetali che oggi vediamo attorno a noi (ipotesi unitaria). Nessuno, però, spiega come sia stata costruita questa cellula, come si sia formata e chi ,che cosa le avrebbe dato il via, il "soffio vitale" per cominciare a vivere.
Perché - si chiede l'A. – non prendere in considerazione una ipotesi "dualista" che contempli la completa separazione fra regno animale e vegetale non soltanto dal punto di vista citogenetico e funzionale, ammettendo la presenza di due differenti strutture primordiali pluripotenti, capaci di dare vita ciascuna di esse al mondo vegetale e animale e, ancora meglio, una ipotesi "polifiletica" per cui ogni "classe e ordine" animale e vegetale avrebbe la sua cellula capostipite, autonoma e indipendente e senza alcun rapporto né genetico né morfologico con i capostipiti delle restanti cellule primordiali, fermo restando che è da escludere la fissità della specie. Un atto creativo per ogni singola specie.
A sostegno di questa ipotesi la dimostrazione paleontologica che forme di vita intermedie, i cosiddetti anelli di congiunzione non esistono nei fossili e la comparsa improvvisa e numerosa in certe ere di nuove specie animali e vegetali senza alcun legame di vita con le precedenti.
Casualità, spontaneità. E' stato l'incontro casuale o spontaneo degli atomi e molecole nell'aggregarsi per costruire la cellula, il citoplasma, i vari organuli (mitocondri, lisosomi, ribosomi ecc) capolavori strutturali e funzionali, rivestirlo della membrana, così complessa, a costruire il nucleo, il DNA e la membrana, a posizionare le basi azotate puriniche e piridiniche, soltanto quelle quattro, e gli zuccheri in quelle posizioni, a dare a tutta la struttura spaziale la figura di scala a chiocciola, con miliardi di gradini e quell'immenso repertorio di enzimi? E una volta costruita la cellula (in quanto tempo, centinaia, migliaia, milioni di anni, pezzo dopo pezzo o rapidamente?) chi, che cosa le avrebbe dato l'abbrivio, il via, il soffio vitale per cominciare a vivere? E ancora: spermatozoo, ovocellula, accoppiamento, fecondazione, embriogenesi (un processo straordinariamente complesso e mirabile).
Tutto questo sarebbe avvenuto per una ammucchiata casuale o spontanea di atomi e molecole? Davvero – si chiede l'A. – vogliamo credere a questi "romanzi di Chimica Prebiotica?" C'è una spiegazione meno fantasiosa, convincente, comprensibile, non necessariamente soprannaturale?
Se accettiamo – si chiede l'A. - che la molecole prebiotica, il DNA, sia il risultato dell'evoluzione naturale della materia, tale molecola postulerebbe l'esistenza di una entità, di qualcosa capace di averla concepita e costruita, non necessariamente soprannaturale? Non postulerebbe l'esistenza di un disegno, di un progetto? Chi guarda in culture in vitro le cellule rimane affascinato perché non c'è nulla di paragonabile a quelle microscopiche strutture viventi. Si avverte, si percepisce la presenza di un soffio vitale di cui sono permeate. E' veramente la vita – si chiede l'A. - il risultato di un gioco spontaneo o casuale di atomi e molecole o è il risultato di un intervento soprannaturale? C'è uno scontro fra scienza e fede religiosa? C'è un problema che riguarda l'esistenza di Dio? Chi siamo,dove andiamo?
L'Autore risponde con altre domande. Mistero e incertezze regnano. Noi apparteniamo – conclude l'A. – alla schiera di coloro che portano dentro una "sensazione" particolare, un bisogno inconscio che ci permette di sentire la presenza di qualcosa che non è materia, una sfera trascendente , o spirituale che va oltre la realtà materiale. Possiamo identificarla con un Essere Superiore, una Causa Creatrice, un Ordine Superiore, che in altri termini possiamo anche tradurre in una sola parole: Dio. Per avere, comunque, una risposta vera, autentica sulla creazione della vita sul nostro pianeta, le future generazioni dovranno attendere forse centinaia di anni, forse qualche migliaia di anni finché le nostre conoscenze scientifiche non daranno risposte. Nell'attesa, lunghissima, noi ci fidiamo più delle nostre sensazioni che delle ipotesi fantasiose e bizzarre.